“Troppo vicino al corridoio di atterraggio”: ENAC impone lo spostamento della Lanterna

La notizia è di quelle clamorose: l’ente nazionale per l’aviazione civile (ENAC) ha deliberato nella nottata una nota che potrebbe cambiare per sempre la fisionomia di Genova. Come? Togliendo dalla sua posizione l’iconica lanterna.

Le nuove regole nel campo aereonautico dispongono infatti un minimo di distanza fra il “corridoio” usato dagli aerei in fase di decollo e atterraggio dagli aereoporti e i fabbricati circostanti di almeno 200 metri calcolati lateralmente e di 50 da terra. Questo corridoio nel caso del “Colombo” vede diverse costruzioni proprio al limite e una decisamente “oltre”: trattasi purtroppo del faro più famoso della città, al suo posto da quasi 1000 anni.

L’ingiunzione di ENAC al Comune di Genova non lascia spazio a dubbi: la Lanterna deve essere rimossa, pena il declassamento del Colombo ad aereoporto di livello 4, il che vorrebbe dire poter accettare solo piccoli veivoli per i quali le limitazioni sopra menzionate non valgono. Ovvero: addio a tutti i voli passeggeri e commerciali.

Il Comune ha annunciato ricorso ma, nel caso ciò non avesse successo, si è già mosso per risolvere la situazione. Ci sono contatti con alcune ditte giapponesi e americane specializzate nel “taglio” e nel trasporto di fabbricati, anche se nessuno ha ancora compiuto l’impresa di spostare un’opera così grande.

Il faro genovese verrebbe diviso in circa 80 pezzi e trasportato via gomma alla nuova sede, che verrà decisa da un referendum popolare. Attualmente le idee sono le seguenti:

  1. Il Monte Fasce, al posto della croce abbattuta dal maltempo pochi anni fa.
  2. Voltri nei pressi del porto per mantenere una coerenza paesaggistica.
  3. Area “Miralanza” a Rivarolo, che verrebbe quindi riqualificata turisticamente.

C’è poi una corrente trasversale che vorrebbe la Lanterna ergersi in pieno centro al posto della fontana di P.zza De Ferrari, per una suggestione urbana unica al mondo.