Le nuove stringenti normative in tema di sicurezza dal Coronavirus hanno imposto un netto cambio dell’abituale stile di vita anche nelle funzioni religiose.
La distanza che ci deve separare dagli altri per evitare contagi impedisce ad esempio la benedizione diretta con acqua santa nonchè la classica comunione, che vedrebbe le mani del celebrante entrare a contatto con la bocca dei fedeli.
In “soccorso della fede” arriva adesso la “Flying Host”, una macchina sparaostie creata da una startup con base all’Iit genovese. Ideata sulla base delle classiche macchine sparapalle da tennis è però molto più sofisticata, dovendo ovviamente “centrare” uno spazio piccolo e immobile come la bocca dei fedeli.
Chi vorrà ricevere la comunione dovrà posizionarsi a distanza di 1,5 metri dalla macchina e aprire la bocca. Flying Host calcolerà la traiettoria e invierà il Corpo di Cristo al fedele senza contatto.
Il Vaticano ha già chiesto informazioni per la produzione su larga scala.