Fincantieri riconverte la produzione, in arrivo le mascherine metalliche “made in Zena”

Dopo Ferrari, Armani, Ramazzotti e molti altri ecco che un altro gigante dell’industria italiana riconverte parte della propria produzione in ottica anti-coronavirus.

Stiamo parlando della genovese Fincantieri che fra una commessa navale e l’altra ha deciso di dedicare una parte del proprio stabilimento di Sestri Ponente alla produzione di un DPI davvero particolare: una mascherina totalmente in acciaio.

Sarà composta da un metallo molto leggero, fornito dalla vicina ILVA di Cornigliano, e sarà sostenuta da elastici antisfregamento in materiale plastico. Avrà ovviamente minuscoli fori per respirare, l’isolamento sarà garantito da una micromembrana trasparente che filtrerà il 100% dei batteri.

Essendo metallica sarà lavabile come una normale automobile con saponi antibatterici che ne permetteranno il riutilizzo, e volendo potrà persino essere sanificata con il fuoco, essendo ovviamente ignifuga.

Il nome scelto è sicuramente evocativo: si chiamerà infatti Govi, la “maschera genovese” per eccellenza, e sarà in vendita al prezzo di 19,99€.

Il Governatore Toti appresa la notizia ha subito iniziato le trattative con Poste per la distribuzione di un “Govi” gratis ad ogni famiglia. Lo scoglio maggiore al momento è l’impossibilità di inserirla nelle cassette postali.